Internet è pericolosa
Tenete sott'occhio i vostri pargoletti quando sono davanti al computer: il loro sviluppo psicofisico sarebbe seriamente compromesso se vedessero certa robaccia!
Il video che vedete l'ho trovato cercando su youtube il trailer del quarto episodio di Rambo.
...
TURKISH RAMBO
sottotitolo: sia maledetto il figlio della costumista che ha prestato il lanciarazzi di plastica al regista!
Sono senza parole: veramente allibito delle porcherie che l'umanità è riuscita a produrre cinematograficamente parlando
(e io che mi lamentavo dei Muccino Bros. ...)
(beh,no dai- i Muccino Bros. hanno fatto cagoni psicodrammatici anche peggiori!)
(si, hai ragione: errore mio.)
Enjoy
mercoledì, novembre 21, 2007
lunedì, luglio 02, 2007
Brava Bagnale! Hai fatto il colpaccio... beccati 'sto post!!
POSTO X=1
AFFERMO CHE X²=X² (nota: è X al quadrato...)
SOTTRAGGO X² AD ENTRAMBI X²-X²=X²-X²
SCOMPONGO IN FATTORI PRIMI X(X-X)=(X-X)(X+X)
DIVIDO PER (X-X) ED OTTENGO X=X+X
ESSENDO X=1 MI RITROVO 1=2...
C'è qualcosa che non va.
Ma dove ho sbagliato?
Auguri uagliò... emmò divertiti! :P
AFFERMO CHE X²=X² (nota: è X al quadrato...)
SOTTRAGGO X² AD ENTRAMBI X²-X²=X²-X²
SCOMPONGO IN FATTORI PRIMI X(X-X)=(X-X)(X+X)
DIVIDO PER (X-X) ED OTTENGO X=X+X
ESSENDO X=1 MI RITROVO 1=2...
C'è qualcosa che non va.
Ma dove ho sbagliato?
Auguri uagliò... emmò divertiti! :P
mercoledì, maggio 02, 2007
Mood indigo
E stamattina Frankie urgeva - doveva vedermi perchè una ragazza, Giusy, lo sta facendo tribolare.
Il bello è che cammina.
Voglio dire, se me ne vado bordo bordo sulla tangenziale, lui non fiata e mi segue continuando a dirmi il suo fatto.
Lui è uno di quegli amici, che tanto maltratto e che mi porto dietro dagli scout; perciò di chilometri ne ha macinati eccome, e camminare su di una strada ad alto scorrimento non lo spaventa.
Bene così.
Amo camminare.
Il problema è il seguente: Giusy è una ragazza carina, sorridente, che piace e sa di piacere... per cui gioca. Si diverte.
Frankie è un tipo chiuso: serate tra amici maschi coi quali scherzare, cellulare alla moda, "hai qualche gioco nuovo per il computer?".
E Frankie si è innamorato di Giusy.
I suoi amici lo sanno, gli amici di lei lo sanno, quindi lo sa anche Giusy: ovvio.
Dai, gente: chi non s'è mai trovato in una situazione simile?
"Antò, madò, non so che fare. Ieri sera, stavamo seduti vicini - noi stiamo bene assieme, però non riesco a farmi avanti.
E lei è così troia che lo sa che mi piace, però ride scherza con gli altri e mi lancia le occhiatine... madò, non so che fare.
Pensa, pur di non pensarci mi sono fatto una sigaretta..."
A prescindere che fumare è da coglioni
"Scusa, Francè! Ma dai! Mi hai detto che lei lo sa che ti piace, che ci state bene assieme: perchè non la fermi, e non glielo dici?
Devi solo formalizzare!
Scusami, dai! non mi fare sentire certe co...OH! Ma quella chi era Sabrina?"
Cioè manco il tempo di finire la frase, che ti vedo passare Sabrina nella sua macchina.
"Si, se aveva i capelli neri è lei. Si è fatta nera."
Mio dio... Fè!! HAI CAPITO!?!?
:D
E questo evento mi ha semplicemente ammutolito.
Un pensiero si è fatto spazio a gomitate tra le puttanate che stavo propinando al mio amico Frankie, sul prendere possesso della situazione, sull'essere bla bla bla.
Il pensiero, cioè, che nella sua stessa situazione, io ho reagito nella stessa maniera, forse peggio... quindi: che senso ha ciò che stava dicendo?
"Francè: tu vuoi consigli da uno che non si sa tenere una fidanzata per più di un paio di mesi, che s'è fatto pigliare in giro nel tuo stesso modo e che ha reagito esattamente come stai reagendo tu alla stessa identica situazione.
Perciò, delle puttanate che ti ho detto, fanne quello che ti pare..."
Frankiè non guarda in faccia nessuno, punta fisso per terra.
Lui è il tipo che, quando ci vai in giro, ti trova le schede telefoniche senza credito da aggiungere alla tua collezione.
"No, Antò, non ti preoccupare. Io non volevo che mi consigliavi - avevo solo bisogno di sfogarmi...".
eh eh
Bravo Frankie, mi stai proprio simpatico.
Sei troppo un pazzo, che non lo so come sei uscito da quella famiglia di psicopatici... ma mi stai proprio simpatico.
E spero che ti vada bene con Giusy.
Che diamine, rompiamolo il cerchio...
'notte gente
giovedì, aprile 26, 2007
IO & ANNIE (Woody Allen) - ending sequence
Un film nevrotico, lucido, malinconico - ancora attuale - sulla vita di coppia.
Un film che amo alla follia...
After that it got pretty late;
and we both had to go…
but it was great seeing Annie again:
I... I realized what a terrific person she was,
and... and how much fun it was just knowing her;
and I... I, I thought of that old joke, y'know...
this... this guy goes to a psychiatrist and says:
“Doc, uh, my brother's crazy:
he thinks he's a chicken."
And, uh, the doctor says:
"Well, why don't you turn him in?"
The guy says:
"I would, but I need the eggs."
Well, I guess that's pretty much now
how I feel about relationships;
y'know, they're totally irrational,
and crazy,
and absurd, and...
but, uh, I guess we keep goin' through it because, uh,
most of us...
need the eggs.
Un film che amo alla follia...
After that it got pretty late;
and we both had to go…
but it was great seeing Annie again:
I... I realized what a terrific person she was,
and... and how much fun it was just knowing her;
and I... I, I thought of that old joke, y'know...
this... this guy goes to a psychiatrist and says:
“Doc, uh, my brother's crazy:
he thinks he's a chicken."
And, uh, the doctor says:
"Well, why don't you turn him in?"
The guy says:
"I would, but I need the eggs."
Well, I guess that's pretty much now
how I feel about relationships;
y'know, they're totally irrational,
and crazy,
and absurd, and...
but, uh, I guess we keep goin' through it because, uh,
most of us...
need the eggs.
(traduzione)
Dopo di che si fece molto tardi;
dovevamo andare tutti e due.
Ma era stato grandioso rivedere Annie:
mi resi conto che donna terribile era
e di quanto fosse divertente conoscerla.
E io pensai a quella vecchia barzelletta, sapete..
Quella dove uno va da uno psichiatra e dice:
"Dottore, mio fratello è pazzo:
crede di essere una gallina."
E il dottore gli dice:
"Perchè non lo interna?"
E quello risponde:
"E poi a me le uova chi me le fa?"
Beh, credo che corrisponda
a quello che penso io dei rapporti uomo/donna;
E cioè che sono assolutamente irrazionali
e pazzi
e assurdi...
ma credo che continuino perchè
la maggior parte di noi
ha bisogno di uova.
dovevamo andare tutti e due.
Ma era stato grandioso rivedere Annie:
mi resi conto che donna terribile era
e di quanto fosse divertente conoscerla.
E io pensai a quella vecchia barzelletta, sapete..
Quella dove uno va da uno psichiatra e dice:
"Dottore, mio fratello è pazzo:
crede di essere una gallina."
E il dottore gli dice:
"Perchè non lo interna?"
E quello risponde:
"E poi a me le uova chi me le fa?"
Beh, credo che corrisponda
a quello che penso io dei rapporti uomo/donna;
E cioè che sono assolutamente irrazionali
e pazzi
e assurdi...
ma credo che continuino perchè
la maggior parte di noi
ha bisogno di uova.
lunedì, aprile 16, 2007
sabato, aprile 14, 2007
Tanti auguri Camillo. Io verrò alla tua laurea e ti voglio bene, anche se non sembro. Ma sai, per me gli amici sono come le idee platoniche
Pranzavo seduto sul balcone;
"Pranzavo": piuttosto, sgranocchiavo cracker, sorseggiando una pepsi comprata dalla macchinetta.
E me ne stavo lì, col culo sul marmo umido del secondo piano della biblioteca nazionale, in compagnia di pensieri strani.
Un sacco di pensieri assurdi... tipo:
"E' bello poter pranzare fuori al balcone senza avere nessuno che ti rompa le palle, chiedendoti in continuazione se vi potete andare a sedere da qualche altra parte."
Pensieri scoglionati, insomma...
La giornata ideale per sfornare frasi storiche, che poi si perdono nel caffè del pomeriggio, quando la mente torna più o meno lucida.
Me ne stavo con questo stato d'animo da investigatore privato anni '50, quando si avvicina una tizia che conosco di vista.
Questa qui mi comincia a parlare di tutto - coglione io che le vado a fare le solite domande di rito che faccio quando non so bene che dire.
"Come va? Tutto apposto? E l'università?"
Domande che mi incastrano, inevitabilmente.
"Si, esami qua, esami là, esami bla bla..."
Mi sembrava di aver scoperchiato un maledettissimo vaso di Pandora, con quella cazzo di domanda - devo solo starmi zitto la prossima volta.
Vabbè...
Per dirti su che livelli di loquacità ci aggiravamo: è arrivata a chiedermi se conoscessi poesie della Resistenza italiana.
Io, nella mia immensa e sconfinata ignoranza, mentre mi parlava di Quasimodo, non potevo fare a meno di annuire; continuavo a fare una fatica del diavolo, cercando a tutti i costi di non addormentarmi.
Soprattutto, cercando a tutti i costi un modo per non far cascare lo sguardo in continuazione nel suo décolleté (tanto procace quanto appariscente).
Porca vacca...la primavera...
"Sai, sono amica del proprietario di Storia del vecchio Sud e abbiamo organizzato una sessione di reading di poesie... perciò io sto cercando alcune poesie che parlino dei ..."
e ognitanto, le fissavo i meloni.
("Maledizione, riprenditi! Ebbasta!! pensa alla Resistenza Italiana - possibile che non ci sia un, che ne so, Carducci qualsiasi che ci abbia scritto qualcosa!? E ricordati, maledetto - svegliati!)
"... che ne so, se ti viene in mente qualcosa... io volevo cercare su internet, ma il computer non mi funziona."
Il computer non le funzionava.
Io, con una poltiglia di cracker masticato in fondo alla gola e la lattina vuota in mano, cominciavo a non capire più un cazzo : forse colpa pure dell'orario, in cui io di solito faccio un riposino...
"Il mio ragazzo mi ha trovato qualche CANTO sulla resistenza...io, invece, cerco delle poesie: mi daresti una mano? Puoi chiedere di usare il computer? Io mi vergogno..."
Ehi, ma che fai? Sorridi imbarazzata?
Bimba...se me lo chiedi così !
"Si, non c'è problema."
E porco zio, la situazione - ancora peggio!!
Lei seduta al computer, e io, in piedi, dall'alto a controllare le sue ricerche su gugol - diciamo così...
Solo immaginati la scena, ecco.
"Che poi, il mio ragazzo mi ha trovato dei canti PARTIGIANI...beh, ex-ragazzo...diciamo pseudo-ragazzo..."
"Che vuol dire pseudo-ragazzo?"
"Si, è una situazione complessa... ecco: PSEUDO-ragazzo..."
Ripetendolo, quasi per assaporarne il suono.
Pseudo-ragazzo...
"Senti: e se io ti pseudo-sbattessi contro un muro?"
...
La frase mi è uscita da sola di bocca.
Uno di quei pensieri ad alta voce, che speri non vengano ascoltati da nessuno.
Detti per sbaglio...
("cazzo...")
Però devo dire che la ragazza mi ha lanciato un sorrisetto tutt'altro che offeso.
Uau...
Nemmeno dieci minuti dopo, verso le tre, è arrivata la sua amica.
Cessa: occhialuta, coi dreds, con la ventrozza che le pendeva dalla maglietta e pantaloni di due taglie più larghi.
Se fossi una ragazza, credo che andrei in giro esattamente così.
Lei, invece: l'opposto.
Pantaloni a vitabassa che scoprivano l'ombelico, una canotta verdina e capelli sciolti.
Faccia pulita - sguardo sincero.
Cazzo, sembra la pubblicità di un whiskey...
Bah...
Sono rimasto un pò con le ragazze, ma la storia della Resistenza italiana mi ha subito rotto le palle, così me ne sono tornato al mio tavolo.
Ho continuato a fare Demografia, in attesa del mio amico Brutale.
"Caffettino?"
"Bah - perchè no..."
"Pranzavo": piuttosto, sgranocchiavo cracker, sorseggiando una pepsi comprata dalla macchinetta.
E me ne stavo lì, col culo sul marmo umido del secondo piano della biblioteca nazionale, in compagnia di pensieri strani.
Un sacco di pensieri assurdi... tipo:
"E' bello poter pranzare fuori al balcone senza avere nessuno che ti rompa le palle, chiedendoti in continuazione se vi potete andare a sedere da qualche altra parte."
Pensieri scoglionati, insomma...
La giornata ideale per sfornare frasi storiche, che poi si perdono nel caffè del pomeriggio, quando la mente torna più o meno lucida.
Me ne stavo con questo stato d'animo da investigatore privato anni '50, quando si avvicina una tizia che conosco di vista.
Questa qui mi comincia a parlare di tutto - coglione io che le vado a fare le solite domande di rito che faccio quando non so bene che dire.
"Come va? Tutto apposto? E l'università?"
Domande che mi incastrano, inevitabilmente.
"Si, esami qua, esami là, esami bla bla..."
Mi sembrava di aver scoperchiato un maledettissimo vaso di Pandora, con quella cazzo di domanda - devo solo starmi zitto la prossima volta.
Vabbè...
Per dirti su che livelli di loquacità ci aggiravamo: è arrivata a chiedermi se conoscessi poesie della Resistenza italiana.
Io, nella mia immensa e sconfinata ignoranza, mentre mi parlava di Quasimodo, non potevo fare a meno di annuire; continuavo a fare una fatica del diavolo, cercando a tutti i costi di non addormentarmi.
Soprattutto, cercando a tutti i costi un modo per non far cascare lo sguardo in continuazione nel suo décolleté (tanto procace quanto appariscente).
Porca vacca...la primavera...
"Sai, sono amica del proprietario di Storia del vecchio Sud e abbiamo organizzato una sessione di reading di poesie... perciò io sto cercando alcune poesie che parlino dei ..."
e ognitanto, le fissavo i meloni.
("Maledizione, riprenditi! Ebbasta!! pensa alla Resistenza Italiana - possibile che non ci sia un, che ne so, Carducci qualsiasi che ci abbia scritto qualcosa!? E ricordati, maledetto - svegliati!)
"... che ne so, se ti viene in mente qualcosa... io volevo cercare su internet, ma il computer non mi funziona."
Il computer non le funzionava.
Io, con una poltiglia di cracker masticato in fondo alla gola e la lattina vuota in mano, cominciavo a non capire più un cazzo : forse colpa pure dell'orario, in cui io di solito faccio un riposino...
"Il mio ragazzo mi ha trovato qualche CANTO sulla resistenza...io, invece, cerco delle poesie: mi daresti una mano? Puoi chiedere di usare il computer? Io mi vergogno..."
Ehi, ma che fai? Sorridi imbarazzata?
Bimba...se me lo chiedi così !
"Si, non c'è problema."
E porco zio, la situazione - ancora peggio!!
Lei seduta al computer, e io, in piedi, dall'alto a controllare le sue ricerche su gugol - diciamo così...
Solo immaginati la scena, ecco.
"Che poi, il mio ragazzo mi ha trovato dei canti PARTIGIANI...beh, ex-ragazzo...diciamo pseudo-ragazzo..."
"Che vuol dire pseudo-ragazzo?"
"Si, è una situazione complessa... ecco: PSEUDO-ragazzo..."
Ripetendolo, quasi per assaporarne il suono.
Pseudo-ragazzo...
"Senti: e se io ti pseudo-sbattessi contro un muro?"
...
La frase mi è uscita da sola di bocca.
Uno di quei pensieri ad alta voce, che speri non vengano ascoltati da nessuno.
Detti per sbaglio...
("cazzo...")
Però devo dire che la ragazza mi ha lanciato un sorrisetto tutt'altro che offeso.
Uau...
Nemmeno dieci minuti dopo, verso le tre, è arrivata la sua amica.
Cessa: occhialuta, coi dreds, con la ventrozza che le pendeva dalla maglietta e pantaloni di due taglie più larghi.
Se fossi una ragazza, credo che andrei in giro esattamente così.
Lei, invece: l'opposto.
Pantaloni a vitabassa che scoprivano l'ombelico, una canotta verdina e capelli sciolti.
Faccia pulita - sguardo sincero.
Cazzo, sembra la pubblicità di un whiskey...
Bah...
Sono rimasto un pò con le ragazze, ma la storia della Resistenza italiana mi ha subito rotto le palle, così me ne sono tornato al mio tavolo.
Ho continuato a fare Demografia, in attesa del mio amico Brutale.
"Caffettino?"
"Bah - perchè no..."
venerdì, marzo 30, 2007
In the wee small hours of the morning (traduzione libera di mr.Chinaski)
Leggevo i commenti al mio ultimo post - eh, si, sai non sono abituato a leggere tutti 'sti commenti...
...quando mi sono chiesto, "ma perchè il mio blog ha 'sto nome?"
La risposta è stata: "Boh: perchè è una canzone che mi piace molto... e perchè è così notturna: da orario in cui mi riesce più facile scrivere qualche fesseria."
E ancora: "si, vabbè... ma sto WEE che vuol dire?"
"Ho capito dove vuoi arrivare - cioè, tu dici, fatti capire da chi legge, giusto?"
"Esatto...non dico di fare una traduzione, ma almeno a riportare le lyrics di 'sta canzone che tanto ti piace..no ?"
"No, ma hai ragione! Hai ragione...una traduzione, ci vuole!"
E così, eccomi qua .
Enjoy guys!
"Alle prime timide luci dell'alba
mentre il mondo intero ancora se la dorme alla grande
te ne stai steso nel letto, SVEGLIO, proprio non ce la fai a dormire e pensi a lei...
...e non ti ha nemmeno sfiorato il pensiero di contare le pecore
Mentre il mondo intero ha imparato la lezione,
lei sarebbe tua, lì con te - se solo chiamasse...
alle prime luci dell'alba:
è quello il momento in cui sento di più la sua mancanza"
mentre il mondo intero ancora se la dorme alla grande
te ne stai steso nel letto, SVEGLIO, proprio non ce la fai a dormire e pensi a lei...
...e non ti ha nemmeno sfiorato il pensiero di contare le pecore
Mentre il mondo intero ha imparato la lezione,
lei sarebbe tua, lì con te - se solo chiamasse...
alle prime luci dell'alba:
è quello il momento in cui sento di più la sua mancanza"
E poi c'è tutta una parte strumentale di sax (nota: faccio riferimento alla versione di Jamie Cullum) che non saprei descrivere, tanto è bella...
Beh, non c'è nessuna che mi leva il sonno alle prime ore dell'alba - ma è davvero una bella canzone.
mercoledì, marzo 07, 2007
Il mio scrittore preferito - Niccolò Ammaniti
Tutto quello che sto per scrivere è RIGOROSAMENTE VERO !!
E mi possano venire le mestruazioni se sto dicendo delle falsità.
Uno dei miei scrittori preferiti, tra gli italiani, è di sicuro Niccolò Ammaniti: ma più il suo lato pulp, che altro...
Il primo libro che ho letto mi è stato prestato dal caro Corrado ( che, ora che ci penso, non sento da parecchio. dio l'abbia in gloria...).
Corrado è quello nella foto - Ammaniti è il piccoletto tra me e lui.
Corrado è stato anche colui che mi ha coinvolto nel viaggio a Bologna per incontrare il nostro mito dal vivo.
Ammaniti, ve lo dico subito, non è uno che si dà arie da intellettuale.
Non è un Baricco, tanto per intenderci...
Mudu, non glielo nominate nemmeno Baricco !!
E così, a Bologna, tra gente che cercava climax ascendenti/discendenti nei suoi racconti e altre domande idiote (uno ha perfino cercato un significato psicanalitico alla sua mania di inserire nei racconti donne che fanno un pompino...fantastica la risposta del Nostro! )...
...dicevo, nel solita marasma di intelletualismi senza sincerità, pure io me ne sono uscito con una domanda.
Una domanda che ha lasciato il segno:
"Niccolò, sai qual è la differenza tra la carta igienica e la tendina della doccia?"
Lui è rimasto un pò così...allibito,
"beh, no: non saprei..."
"Ah...ecco chi è stato..."
Uno dei miei scrittori italiani preferiti è rimasto basito - così gli altri fan, che ancora stanno pensando sul PERCHE' uno avesse dovuto farsi un viaggio Bari Bologna in treno solo per presentarsi con una domanda simile...
Perchè tutto ciò: niente, oggi ho cominciato il suo nuovo libro "Come dio comanda"
e m'è venuto da pensare ad Ammaniti...
Un altro aneddoto su di lui: sul nuovo libro, quello che ho cominciato a leggere, appunto.
Un Sabato sera sono andato con mio fratello, mia cugina ed un mio carissimo amico a Polignano a Mare.
(e sottolineo CARISSIMO amico, nonostante tutto...lui capirà)
E' inutile che mi chiediate dove si trovi Polignano, perchè non l'ho ancora capito...
Orbene, camminando per le strade, chi ti trovo a fare un reading in piazza?
Si, proprio lui! Il mio scrittore preferito!!
Da non credersi...
Ancora intontito dall'apparizione, trascinato dagli altri ci facciamo un giro.
Dopo una buona mezz'oretta, troviamo un locale e decidiamo di sfondarci lì.
Entriamo, ordiniamo due birrette, un mojito - mio dio, che schifo di mojito... e cominciamo a sorseggiare.
Dando un'occhiata intorno, chi ti vedo?
LUI! Lo scrittore!! Allo stesso mio bancone!!
Mi avvicino con fare sciolto, aprendomi un varco tra due tipi con i quali stava parlando e gli faccio: "Ciao Niccolò, io sono un tuo fan - ma quando esce il tuo nuovo libro?"
Ammaniti, ubriachissimo...un occhio semi-aperto, e con l'altro mi guardava tutto stranito
"Il mio libro? eeh devi darmi il tempo di scriverlo..."
"Eh no, perchè io sto andando ogni giorno a chiedere in libreria e mi hanno detto che ad Ottobre esce: ce la fai a finirlo per Ottobre?"
Sempre lui: "Ah si? Ottobre ti hanno detto? Boh...non lo so...senti: e dalli a me i soldi - dammi 10 euro, poi te lo mando il libro..."
Ecco - se c'è una cosa che ho imparato per certo, è che difficilmente un uomo tiene fede agli impegni presi da ubriaco... e il mio scrittore preferito, lo era abbastanza!
"No, senti Ammaniti non te li posso dare i soldi... devo pagarmi il mojito..."
"Vabbè..."
E lì per lì, non sapendo cosa fare, ho preso un tovagliolino e una penna dalla banconista e gli ho chiesto un autografo.
Giuro!
Anzi, se mi vedete, a testimonianza di questa storia, chiedetemi di farvi vedere l'autografo di Ammaniti ubriaco - ce l'ho ancora nel portafoglio!
Ah, che tipo...
lunedì, marzo 05, 2007
Niente. Solo, pensavo...
Mi è saltata all'occhio la frase di una mia amica: "ho imparato da poco a frequentare chi mi fa stare bene, e non chi sterilmente mi affossa".
Beh, cavolo...
Ora che ci penso, è proprio ciò che anch'io sto vivendo;
a parte alcune sporadiche eccezioni, è un periodo nel quale sono circondato da belle persone - da gente che stimo sul serio, con la quale confrontarsi in modo costruttivo: da AMICI, porca vacca !
E non stupidi colleghi...mi capisci?
Pane al pane, vino al vino.
Tipo che se dico cazzi, capiscono cazzi !
E non lazzi...per intenderci.
Errore ostativo - possiamo imputare all'errore ostativo l'incomprensione di tutti gli altri?
No, non credo...
Faccio un gioco mentale e mi rivedo, non dico assai, un anno fa : quanti rompicoglioni avevo alle calcagna!!
Addirittura, ero arrivato a pensare di essere un catalizzatore di energia scocciatoria... oggi, no.
Alla grande.
Ad esempio, domani, a matematica finanziaria, sono sicuro che un intero banco sarà occupato da bella gente - della cui compagnia godo
senza badare troppo al futuro, senza tante preoccupazioni...
Ahh... bene così.
domenica, febbraio 25, 2007
5 cose che farei se non avessi internet.
Colgo l'invito portomi dalla cara Faith
dalla quale, di sicuro, copierò anche qualche risposta... :)
5 cose che farei se non avessi internet.
1) Sicuramente, avrei dato un maggior numero di esami e, a quest'ora, sarei già laureato...
(Ma non gridiamolo tanto in giro...)
2) Senza internet mi sarei perso tutti i film che non sono mai passati per i cinema della mia città, tutti i telefilm che non ho visto perchè non ho Sky o perchè vado a dormire presto, tutti gli album che non avrei potuto comprare.
E di sicuro, senza Internet non avrei tutti questi libri arretrati da leggere... :/
3) Studierei con più serietà il pianoforte - ah, ma prima o poi, te ripijo...
4) Se non avessi internet trascorrerei un sacco di tempo in facoltà, già... per fortuna, tutto il materiale di cui ho bisogno è a portata di click
5) Se avessi internet, sarei costretto a sentirmi con i miei amici via telefono... invece siamo arrivati al punto in cui, per comodità, non si esce più assieme il sabato sera perchè, tanto, ci si becca su msn...
Il mio invito a ripetere il giochino è aperto a tutti !!
Chiunque voglia, può indicarmi tra i commenti dove ha postato la sua risposta - sarò più che felice di leggerla!
mercoledì, febbraio 14, 2007
The Beatles vs. Nine Inch nails - Come Closer Together
Adoro i mashup...
Se non sapete cosa sono, cazzo: vuol dire che ve li state perdendo!
Non disperate - quello qui sotto è un mashup, ad esempio... è simile ad un remix ma non è un remix: è qualcosa di più raffinato...
Non se ne sente molto parlare perchè alle case discografiche non fa tanto piacere - per questo motivo sono un fenomeno circoscritto al web.
Basta chiacchiere.
Enjoy
Se non sapete cosa sono, cazzo: vuol dire che ve li state perdendo!
Non disperate - quello qui sotto è un mashup, ad esempio... è simile ad un remix ma non è un remix: è qualcosa di più raffinato...
Non se ne sente molto parlare perchè alle case discografiche non fa tanto piacere - per questo motivo sono un fenomeno circoscritto al web.
Basta chiacchiere.
Enjoy
venerdì, gennaio 26, 2007
Vito
Riflettevo sulla vicenda di quella ragazzina di 14anni filmata mentre faceva un pompino ad un 15enne.
Si: scusate la mia bassezza, ma diciamo le cose come stanno e basta a giustificare questi comportamenti.
Quella ragazzina è una pompinara - il padre dovrebbe andarne fiero.
Così come i bulli che filmano una violenza non meritano una sospensione dalle lezioni e i "lavori forzati" che altro non è che volontariato...ma la bocciatura per direttissima!
Punizione severa ed esemplare, come non esiste più in Italia.
Vabbè, sorvolo perchè se mi mordo la lingua mi becco il tetano.
Ricominciamo daccapo:
Vito
Riflettevo sulla vicenda si quella ragazzina...e mi è tornato in mente il mio compagno di banco.
Vito, detto "Scatolino" per un'occorrenza così singolare che meriterebbe un post a parte.
Per tutta la terza media è stato il mio compagno di banco - ed eravamo, manco a dirlo, la strana coppia.
Io timido oltre ogni misura, lui sfacciato e strafottente;
Io diligente nei compiti, lui fancazzista;
Io parlavo italiano, avendo difficoltà ad esprimermi in dialetto: lui l'esatto contrario.
Dalla fine delle scuole medie non l'ho più rivisto - le ultime notizie che ho avuto di lui riferivano che ha messo su famiglia, è arrivato a sfornare il secondo figlio e di mestiere contrabbanda merce.
Vabbè, fuggi da Bari o rimanine frustrato - dico io.
Una mattina, la professoressa Giamporcaro (matematica e scienze naturali) decise di tenere in classe una lezione particolare: educazione sessuale!
Stamattina, mentre pensavo a quella vergognosa e schifosissima vicenda, ripensavo al periodo in cui ho avuto 14 anni;
E ricordo che benchè io e il mio compagno di banco fossimo così diversi, una cosa ci accomunava: l'ingenuità!
La professoressa dopo averci più o meno esposto come funzionano gli organi riproduttori, ha chiesto alla classe: "Adesso, so che può essere difficile ma non vergognatevi. Se avete qualche domanda, qualche dubbio..."
E Vito ce l'aveva un dubbio.
Lui cresciuto per strada, io chiuso i pomeriggi in casa a studiare;
lui giocava a pallone, io giocavo al nintendo;
lui sfotteva, io venivo sfottuto.
Così diversi...eppure un dubbio in comune.
Eh già, perchè quel vigliaccone, confidandomelo nell'orecchio l'ha fatto venire pure a me il dubbio...
Ci tribolavamo e Vito non aveva il coraggio di chiedere alla professoressa;
d'un tratto, così, senza pensarci troppo, mi sono deciso e mi sono buttato nell'audace impresa:
"Professoressa, una domanda ce l'avrei: come mai, quando si va al bagno, la pipì fa la schiuma?"
Quanto ingenui siamo stati...
E la violenza senza i cellulari a filmare era solo adolescenza.
Sono cogitabondo stasera.
Ci resto male quando il mondo mi spiazza: mi fa sentire vecchio.
Yes, I know...
Uffa, mi sto stancando.
Di sentire tutti attorno a me dire nient'altro che non ce la farò in qualcosa.
A fare Diritto Privato in un mese e mezzo,
a recuperare l'altro esame (non voglio nemmeno nominarlo),
a finire il Vettriano 2000pz.,
ad andare a Roma - sai, cominciano le lezioni...
Sono arrivati perfino a dirmi che non ce la faccio ad arrivare in facoltà con la bicicletta.
"No, non ce la fai...quanto ti devi stare: mezz'ora?"
"Tre quarti d'ora. Già vado in facoltà con la bicicletta..."
Fanculo tutti.
Se c'è chi non riesce a vedere oltre il proprio naso, fatti suoi.
Non mi interessa.
Lo zio Pino è con me, stasera.
Non mi interessa nemmeno se c'è qualcuno a cui non piace Pino Daniele.
Piace a me.
Yes I know my way
Yes i know my way
ma nun' è addò m'aie purtato tu
Yes i know my way
mo' nun me futte cchiù
mo' nun me futte cchiù
tu vaje deritto e i' resto a pere
và tu va tant'io sbareo
Yes i know my way
'e guaie mie 'e saccio i'
ma chi me crede
yes i know my way
ma tu nun puo' venì
ma tu nun puo' venì
i' m'arreseco sulo si vale 'a pena 'e tentà'
ma po' chi mm'o ffa' fa
Siente fa' accussì nun dà retta a nisciuno
fatte 'e fatte tuoie
ma si haje suffrì' caccia 'a currea
siente fa' accussì
miette 'e creature 'o sole
pecchè hanna sapè' addò fà friddo
e addò fà cchiù calore
(Ci vorrebbe una traduzione per alcune parti davvero incomprensibili: se qualcuno di Napoli è all'ascolto...)
domenica, gennaio 21, 2007
In the wee small hours of the morning
sabato, gennaio 20, 2007
L'albatros
Hai mai letto la "Ballata del vecchio Marinaio", di Samuel Taylor Coleridge ?
Una nave, in mezzo al mare.
Il Marinaio uccide, senza motivo, un albatros - dapprima il resto della sua ciurma lo biasima.
Poi, perdonandogli il gesto, si rendono suoi conniventi agli occhi della Natura
che quindi li punisce...
Dai, non ti dico come continua - chissà ti ho fornito uno spunto interessante per la tua prossima lettura.
E' un bel libro - forse difficile da masticare per noi che siamo disabituati alla poesia e alle tematiche romantiche, rivolte sempre ad un infinito misterioso,
per noi così decisamente più avvezzi ad una narrativa più veloce e concreta.
Insomma, il punto è: "Perchè Coleridge?"
Gli abitanti della palazzina nella quale abito hanno deciso di tagliare via gli alberi.
Non ho capito bene il motivo - non penso che sia dovuto all'allergia primaverile perchè
. già altre volte era stato chiesto di togliere quelli che "davano fastidio" e nessuno ha mai fatto niente;
. e poi è impossibile che TUTTI QUESTI ALBERI centrino con la questione delle allergie.
Semplicemente, tagliare via gli alberi.
Davvero, stanno tagliando in modo...boh: scellerato?
A me sembra una cosa molto sbagliata.
Ciò che mi inquieta è che sembrano tutti così convinti, tutti così indaffarati da non rendersi nemmeno conto di cosa stanno facendo.
Voglio dire: pensiamo solo alla follia climatica che stiamo vivendo.
Giusto per dirne una: i signori che in una decina di minuti hanno fatto piazza pulita di tutta la vegetazione sono coscienti che, quest'estate, quando arriveremo a 30-35° all'ombra, non si potrà respirare?
E' esattamente la stessa cosa che capitò al vecchio Marinaio e alla sua ciurma...
venerdì, gennaio 19, 2007
Giornataccia.
Per sistemare definitivamente il puzzle della Gioconda, oggi mi sono messo ad incorniciarla:
si spalma di colla la lastra di compensato, ci si adagia il quadro, infine lastra trasparente di policarbonato sopra, a chiudere il tutto.
Semplice.
Non fosse che mia madre mi ha chiesto se poteva aiutarmi.
"Va bene. Allora stacchiamo la Gioconda in 6 grossi quadrati che poi andremo ad attaccare sul compensato."
"No...perchè non lo prendiamo tipo lenzuolo e lo mettiamo sopra?"
"No, mà - smontiamolo, e ricomponiamolo sulla colla...
Neanche il tempo di staccare il primo pezzo, che mia madre ha preso il puzzle della Gioconda, e ha cominciato a sollevarlo come fosse un lenzuolo.
Unica particolarità - quello è un puzzle, non un lenzuolo.
Il puzzle le si è disfatto in mano
a pezzi sparsi è caduto sulla colla;
non so come, s'è anche spaccata la lastra di policarbonato che avrebbe chiuso la cornice.
La prima cosa, istintiva, è stata levare i pezzi caduti sulla colla.
Li ho appoggiati sul tavolo e ho preso a salvare il quadro - a dividerlo in quadrati come avevo in mente di fare.
Il tempo di attaccare sul compensato cosparso di colla la prima parte della Gioconda, che i pezzi che avevo appoggiato sul tavolo si sono attaccati.
Come un flash, mi è tornata in mente la notte in cui ho messo al suo posto l'ultimo pezzo di quel puzzle che sembrava impossibile.
Mia madre armeggiava ancora attorno a me, quando l'ho mandata a fare in culo, maledetta almeno 10 volte e cacciata a vedere Beautiful anzichè continuare a fare danni.
La Gioconda, man mano che passava il tempo, si incollava sempre di più al tavolo.
Pezzi sparsi a testa in giu sulla colla s'erano già attaccati.
Ho provato a fare quello che potevo.
Ho preso pure un coltello, provando a staccarli...
Dopodichè sono andato a lavarmi le mani, incazzato che non vi dico.
E quella donna che fa?
Viene nel cesso e mi chiede: "Antonio: tutto bene? Qualcosa non va?"
Non c'ho visto più.
Sono andato in cucina e ho spaccato la lastra di compensato, ho strappato la Gioconda, l'ho buttata per terra, vaffanculo, ho preso uno zainetto e sono uscito di casa prima di saltare al collo di mia madre.
Sul serio, pensavo di stare per impazzire.
Non c'ho visto più.
E quasi a sfottere, ti leggo su Yahoo! Notizie che hanno scoperto come è morta la vera Gioconda.
( Misteri Italiani )
Lo so che fine ha fatto la Gioconda. E' sparsa per terra in cucina.
Tornato a casa, l'ho vista magicamente ricomposta sul tavolo - ma non mi sono interessato.
Mi sono chiuso dritto in camera.
Mi conosco, ormai: stasera, sono capace di mangiarmi mia madre per cena!
Ma tu guarda se quella donna non debba farsi mai i cazzi suoi...
Se si avvicina a Vettriano, non rispondo più di me.
giovedì, gennaio 18, 2007
Il mio primo Vettriano (3)
Così, nel primo pomeriggio, ho fatto un salto con mio padre a BricoCasa,
in cerca di una cornice sulla quale adagiare il mio primo Vettriano.
Sezione mobili.
Cornici a giorno.
28 x 30
42 x 30...
Su di un bigliettino mi sono scritto la misura: "70 x 97".
Ho preso a vedermi tutte le cornici, a seguire il ritmo di crescita delle misure.
20, 30, 35, 42, 48...
"Cavolo, però! Di certo non è quanto la Gioconda..."
Sono arrivato: cornice 100 x 70
"MINCHIA !!!"
E' stata questa la mia reazione quando ho visto quanto sarà grande il puzzle !!
Caavolo: che dico grande... ENORME !!
:)
Fantastico... non vedo l'ora di mettermici al lavoro!
(Ahh...se affrontassi gli esami con lo stesso spirito...)
Il mio primo Vettriano (2)
Questo è il puzzle.
Vettriano ha fatto dei grandissimi quadri... sono emozionanti!
Questo qui è misterioso.
Voglio dire: un tavolo, in riva al mare,
un maggiordomo con del vino
e due violinisti seduti al tavolo.
Il mare, mi lascia pensare ad un paesaggio infinito, al silenzio - poi, però, penso che ci sono anche i violinisti.
E i violinisti suonano in silenzio, allora...e qui il mio cervello si blocca, si incanta.
Poi perchè questo titolo?
Perchè ELEGIA PER UN AMMIRAGLIO MORTO ?
E poi il tratto: mi ricorda molto gli impressionisti, che adoro...
Insomma:
grande quadro.
Mi studiavo mentre selezionavo con rispetto già solo i pezzi che andranno a costituirne il bordo.
Non mi immagino quando lo finirò, vedermelo appeso in camera...
Ai miei genitori non è piaciuto.
30 euro è troppo per un quadro dove i personaggi non li guardi nemmeno in faccia, dove non si capisce che sta succedendo.
Ma che ti devo dire: questa volta è stato diverso, perchè davvero non mi importava di ciò.
"L'importante è che piace a te, Antò..."
"Già..."
Vettriano ha fatto dei grandissimi quadri... sono emozionanti!
Questo qui è misterioso.
Voglio dire: un tavolo, in riva al mare,
un maggiordomo con del vino
e due violinisti seduti al tavolo.
Il mare, mi lascia pensare ad un paesaggio infinito, al silenzio - poi, però, penso che ci sono anche i violinisti.
E i violinisti suonano in silenzio, allora...e qui il mio cervello si blocca, si incanta.
Poi perchè questo titolo?
Perchè ELEGIA PER UN AMMIRAGLIO MORTO ?
E poi il tratto: mi ricorda molto gli impressionisti, che adoro...
Insomma:
grande quadro.
Mi studiavo mentre selezionavo con rispetto già solo i pezzi che andranno a costituirne il bordo.
Non mi immagino quando lo finirò, vedermelo appeso in camera...
Ai miei genitori non è piaciuto.
30 euro è troppo per un quadro dove i personaggi non li guardi nemmeno in faccia, dove non si capisce che sta succedendo.
Ma che ti devo dire: questa volta è stato diverso, perchè davvero non mi importava di ciò.
"L'importante è che piace a te, Antò..."
"Già..."
Il mio primo Vettriano
Jack Vettriano.
ELEGIA PER UN AMMIRAGLIO MORTO.
692 x 968 mm
2000 pz.
Ho visto questo puzzle nella vetrina di un salone espositivo di opere di un artista barese, uno scultore.
Mi ha spiegato che il suo sogno era quello di diventare il punto di riferimento per gli amanti dei puzzle - poi, però, sono sorti problemi dapprima organizzativi (le scatole dei puzzle lasciavano poco spazio alle sue opere), poi logistici con i fornitori, che pretendevano acquisti in grossi stock.
E, ha aggiunto, per quanto possano esserci estimatori di Klimt in città, resta pur sempre difficile sbarazzarsi di 100puzzle di Klimt, 100Gioconde, 100Giudizi universali.
"Capisco..."
Sul serio capisco.
Perciò, i puzzle che gli sono rimasti sono le rimanenze di quello che sarebbe dovuto essere il più importante e fornito distributore della città.
Dunque, gli sono solo di ingombro quei pochi che gli sono rimasti.
"Capisco...e quel Vettriano? Che prezzo mi fa?"
La moglie, da dietro il bancone: "30 euro".
Alchè l'artista, forse colto dall'estro, s'è girato di scatto e ha urlato: "Ma che vai dicendo! Se il puzzle da 1000 pezzi costa 24 euro: come fa il 2000 a costare 30? Di sicuro costa di più..."
E' andato a controllare - il Vettriano era senza prezzo.
"hmm...adesso non ho qui con me il listino... comunque mi sa che viene 37 euro".
Non so come, forse spinto dal desiderio di possedere quel puzzle a tutti i costi, ho fatto la faccia tosta e ho controbattuto il prezzo: "Guardi che, secondo me, sua moglie ha ragione... l'ho visto in giro a 30 euro".
L'artista mi ha guardato, poi si è sciolto "eh vabbè, daglielo...tanto, ti ho detto: io devo liberarmene."
"Grazie, maestro..."
Dalla bottega fino a casa, è stato come tenere per mano una persona: questo quadro ha un fascino notevole su di me.
Non so neanche io spiegarmi bene il perchè!
mercoledì, gennaio 17, 2007
Arrivederci, mrs. Spectra !
Cavolo, è morta Sally Spectra...
Beh, mi dispiace.
Ormai Beautiful è diventato ridicolo:
- Brooke si è sposata cognato, suocero, genero e qualsiasi estraneo di sesso maschile che abbia mai messo piede sul set ;
- Ormai è diventata routine che i personaggi resuscitino... magari, misteriosamente, col seno più grosso di qualche taglia o le labbra più carnose: boh, di solito le persone normali nelle bare cominciano a decomporsi, prima di risvegliarsi! e vabbè...
- Si sposano con la stessa facilità con la quale vanno a fare la spesa, quindi anche più di una volta a settimana.
Ma, nonostante ciò, dire Beautiful vuol dire per me pranzare con gli intrecci sentimentali della famiglia Forrester.
Fastidioso, Beautiful, che tuttora mi distrae dai maccheroni, che continua ad incantare mia madre davanti allo schermo...
Voglio dire: ora di pranzo = Beautiful
e la storia si ripete sin da quando questa soap ha cominciato ad andare in onda su Rai2 - parliamo del 1991, signori...
Quindi, permettetemi di essere dispiaciuto per la morte di Sally Spectra: nata come la cattiva della situazione, presto ha cominciato ad essere preferita alla sua rivale, Stephanie Forrester
proprio perchè passionale, fisica e godereccia
anche quando costretta ad una sedia a rotelle, che (per pudore) ci hanno sempre soltanto lasciato sospettare.
Arrivederci "Mustang" Sally.
Arrivederci e buon viaggio...
Puzzle
Dopo aver finito la Gioconda, sento il bisogno (ossessivo compulsivo) di fare un altro puzzle!
Mi aveste pigliato l'anno scorso, sul tema vi avrei detto:
" Un puzzle?!
Regalare un puzzle a me, suona un pò come regalare una cyclette a Giuliano Ferrara.
E fargliela recapitare con un biglietto di auguri con su scritto: "E adesso pedala, grassone" ! "
Invece, beh, ora mi sono appassionato.
In vendita sul web ce ne sono di bellissimi...
Come, ad esempio, la "Vocazione di San Matteo" del Caravaggio
o la "Consacrazione di Napoleone" - da brivido!
(si, lo so...scusate il mio commento non prettamente tecnico.. :) )
Prima di comprarmi il prossimo da internet, voglio farmi un giretto in città per dare un pò un'occhiata nei negozi.
Avevo in mente di dedicarmi a "L'elegia per un ammiraglio morto" di Vettriano,
artista che ormai AMO alla follia, di cui mi tapezzerei la stanza - finestre comprese!
Ma il mio sogno perverso è un altro...
"VEDUTE DI ROMA ANTICA".
5000 pezzi - 153 cm x 101cm
Da pelle d'oca.
Se dovessi vederlo in giro, sono sicuro che me lo comprerei al volo
non importa quanto costa!
Perchè, quando mi ci sono imbattuto per caso sul web, mi ha lasciato in apnea per un intero minuto...
Perchè è imponente...
Perchè... non lo so, perchè non riesco a pensare a nient'altro dopo averlo visto!
venerdì, gennaio 12, 2007
Lontano che vai
Formalmente, dubbi non avrai;
storie tutt'al più, ma
se stai scappando non voltarti mai !
... lontano che vai ...
storie tutt'al più, ma
se stai scappando non voltarti mai !
... lontano che vai ...
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