sabato, gennaio 28, 2006

A una passante (C. Baudelaire)



Ero per strada, in mezzo al suo clamore,
esile e alta, in lutto, maestà di dolore,
una donna è passata. Con un gesto sovrano
l'orlo della sua veste sollevò con la mano.

Era agile e fiera, le sue gambe eran quelle
d'una scultura antica. Istupidito
bevevo nei suoi occhi vividi di tempesta
la dolcezza che incanta e il piacere che uccide.

Un lampo...e poi il buio! - Bellezza fuggitiva
che con un solo sguardo mi hai chiamato da morte,
non ti vedrò più dunque che aldilà della vita,

che altrove, là, lontano - E tardi e forse mai?
Tu ignori dove vado, io dove sei sparita;
So che t'avrei amata, e so che tu lo sai !

2 commenti:

Peterson ha detto...

Questa foto mi ha fatto subito pensare a Baudelaire.
Quando ho riletto la poesia con l'immagine davanti agli occhi, qualcosa mi si è mosso dentro - stanotte ho voluto condividere quest'emozione con voi.

Non sono tipo da poesie sul blog...
Perciò, perdonatemi la divagazione.

Mr. Chinaski

Maat ha detto...

Mr. chinaski ha detto:
Non sono tipo da poesie sul blog...



Bah, nessuno è il tipo da far qualcosa. Se vuoi fare una cosa, falla... Non c'è bisogno di giustificarsi :P (pernacchietta baldanzosa)