mercoledì, maggio 17, 2006

The Da Vinci Code - La verità scomoda.

La Chiesa dice che è blasfemo.

Ma sapete perchè Dan Brown è un tipo così poco mondano, non esce molto di casa?
Lui non è sempre stato così.
Anzi: Dan Brown era un SIGNOR figlio di puttana...un dongiovanni, uno di quelli che beve, va a donnacce, festaiolo alla morte!
Finchè non venne pubblicato "il Codice Da Vinci".
Appena uscì il libro, la Chiesa già cominciò a protestare per il contenuto dalle idee altamente sovversive.

La Chiesa vuole evitare che i credenti siano colti da dubbi, così ha premuto molto sulla richiesta del ritiro dal commercio.
Dan Brown, in una delle sue frequenti conferenze stampa disse:
"Oh...NO! Non lo ritiro!! Mi sono già comprato la moto, mò mi devo comprare pure la barca!! Perciò il libro rimane in commercio. Grazie a tutti."

La risposta della Chiesa fu altrettanto dura.
Alcune religiose si appostarono fuori dalla porta del sig. Brown in un sit-in di preghiera.
Lo scrittore, che continuava ad uscire la sera, a fare meeting, incontri, conferenze, ogni volta che varcava la soglia si trovava a dover fare lo slalom tra i credenti appostati fuori casa; ciò non gli impediva di continuare a parlare del suo libro.

Passarono i giorni, i mesi...intanto "il Codice Da Vinci" era arrivato ad essere tradotto in otto lingue, aveva venduto milioni di copie, le ristampe andavano a ruba.
Ciò alla Chiesa proprio non andava giu e così, segretamente, il camerlengo formò un gruppo eletto di suore-mastino, da mandare all'attacco del sig. Brown.

Una di queste fondamentaliste, che pur di rimanere fuori da casa del sig. Brown avrebbe sfidato ogni tipo di intemperie, una mattina riuscì a fermare Dan e a dirgli:
"Guarda signor Brown, che se continui ad andare in giro alle feste, alle conferenze, a parlare del libro, a dire male della Chiesa...noi ti ammazziamo! CAPITO!! Tanto il delitto religioso è contemplato dalla Bibbia..."

Dan Brown si profuse in una risata sardonica:
"ah ah ah"
saltò nella sua Porsche Carrera decappottata e sfrecciò via ancora ridendo.
Le suore lo guardarono malissimo!
Dire che erano incazzate, è un eufemismo.

La notte, al ritorno, erano ancora lì: quella massa nera, indistinta di suore continuava a pregare.
Il sig. Brown stavolta era inquietato da quella massa oscura e silenziosa, così, nonostante la sbornia, quella notte ebbe difficoltà ad addormentarsi.

La mattina seguente, si svegliò fece colazione si vestì si diede una pettinata veloce prese le chiavi della Porsche per andare al mare con la sua Emily aprì la porta di casa e...
...
...la richiuse subito e scappò in camera sua!!
Dan Brown era sconvolto.


Le suore.
Le suore erano state di parola.
Le suore terminator, cazzo!!
E nessuno può fermarle finchè non avranno ucciso Dan Brown!!
La polizia ci ha provato: ogni volta che ne arrestavano una, le altre cominciavano a sparare.
Ogni volta che ne ammazzavano una, ne nascevano per micosi altre due con il fucile già carico.

Ecco come Dan Brown è diventato una persona poco mondana.


(Quando andrete a vedere il film tratto dal libro, fate attenzione all'uscita dal cinema...)

lunedì, maggio 08, 2006

Merry Christmas

Oggi è Lunedì 8 Maggio.
E non è Natale.
Ma c'è qualcuno che sotto casa mia si sta sentendo un cd pieno zeppo di canzoni natalizie.
Mentre vi scrivo, Dean Martin canta Jingle Bells...

Dico: non è fuori legge ascoltare canzoni natalizie durante l'anno?
E poi: è normale che sia entrato a far parte della nostra tradizione il panzone vestito di rosso, che negli anni '50 reclamizzava la Coca Cola?!

Ma io davvero non so cosa dire...
Buone feste, gente!!

giovedì, maggio 04, 2006

La cage aux folles

Stasera ho visto "Il vizietto".
Beh, nonostante la locandina (la porcheria che vedi qui sopra), il film è davvero divertente!
Gli attori sono straordinari, per non parlare della maestria, dello charme e dell'eleganza del grande Ugo Tognazzi, che io adoro...

Il film è del 1978.
Ma è avanti di 50 anni!
E' la storia di una coppia che gestisce un nightclub, il "Cage aux folles": lui è Ugo Tognazzi (per l'appunto), lei è Michel Perrault.
Ma non farti ingannare perchè la nostra lei è un lui travestito.

Una coppia di conviventi omosessuali!

Nel '78 !!! Capisci?!?
E noi, quasi 30 anni dopo, stiamo ancora a parlarci addosso sulla legittimità dei Pacs...
ahhh...


Insomma.
Un bel giorno si fa vivo il figlio di Tognazzi e dice: "Papà mi sposo. I genitori di lei vorrebbero conoscerti".
Nessun problema... non fosse altro che il padre della ragazza è un deputato ultra-conservatore che non permetterebbe mai alla figlia di avere un suocero omosessuale - e da qui, parte tutto il meccanismo che anima questa vivace pellicola.

Ecco: mi sono stupito in modo particolare per l'attualità dei temi trattati.
Forse in fatto di moralità non si può mettere mano ai francesi: sono avanti, rispetto a noi...

E nota il mio uso della parola.
Non ho scritto - DEGENERAZIONE DEI COSTUMI... o EVOLUZIONE DELLA MENTALITA'
ho usato MORALITA'.
Perchè è proprio in questo modo che parla il film: ci fa vedere una coppia.
Punto.
Non esprime giudizi.
Non c'è niente di macchiettistico nell'essere omosessuali (se si esclude il cameriere Jacobbe, che è messo lì per far ridere...)
Anzi, lo spunto comico è dato proprio dal deputato ULTRA-conservatore, dalla sua esagaerata chiusura mentale.

Fantastico...
...che film all'avanguardia...

Tognazzi/Perrault: prima coppia di fatto.
(Nella storia del cinema, ovviamente..)